Quasi in diretta TV, mi trovo a commentare la puntata delle Invasioni Barbariche di questa sera. In particolare la parte in cui si è parlato di sesso e tecnologia, partendo da uno studio/inchiesta/quel che è che dice che l'uso/abuso di tecnologia riduce sino al 70% la vita sessuale.
Leggi meglio, se a letto chatti sull'iPad difficilmente trombi (o ti dai al bunga-bunga, come si dice adesso). La rete raffredda i rapporti fra le persone e le rende più distanti.
qualche premessa prima di buttarmi nella mischia:
1) Non vedo perché dovrebbe interessare qualcuno se e quanto trombino gli altri.
2) Scrivendo questo post riduco del 100% la mia attività sessuale attuale, cosa che comunque avrei fatto, non essendo riuscito a scuotere dalla narcolessia la mia dolce metà.
3) In generale mi piace molto il programma.
Ok, nella mischia. Chi usa troppa tecnologia tromba meno.
osservazione 1: e dunque? Non è che trombare sia l'unica cosa importante nella vita, non è neppure fra le cose più importanti, pur essendo fra le più piacevoli. Non è che solo perché cercano di imporci il modello del trombatore come l'unico vincente, per questo sia anche l'unico possibile, né, tanto meno, è l'unico modello che dà felicità (evito di entrare nel pippone di differenza fra belle emozioni, piacere e felicità).
osservazione 2: ma perché nessuno prende in considerazione il contrario? Cioè perché fra questi due fatti (gente che tromba meno, gente che usa più tecnologia) ci deve essere una relazione di causa-effetto (già di per sé discutibile), ed il rapporto fra causa ed effetto deve necessariamente essere in quella direzione? Perché non può essere invece che chi tromba poco ha finalmente trovato qualcosa di più interessante da fare che fare solitari (no, dai, non pensate male...maliziosi), fare la maglia, guardare la tv, leggere riviste di gossip....
Cioè magari è semplicemente vero che c'è gente che tromba poco e che in qualche modo deve pure occupare il tempo. La rete è mediamente più interessante e intrigante della tv. Sinceramente non so se è merito della rete o demerito della tv.
O forse c'è gente che tromba meno e c'è gente che usa più tecnologia, i fatti avvengono contemporaneamente ma non hanno relazioni di causa ed effetto.
Suppore che due funzioni (il quanto tromba la gente in funzione del tempo e quanto usa la tecnologia, sempre in funzione del tempo) che hanno andadmenti facilmente rapportabili siano necessariamente in relazione ci porta ad osservazioni della stessa faciloneria già sufficientemente derisa da Handerson nei suoi dogmi del pastafarianesimo (in particolare quello in cui mette in relazione il numero dei pirati con la temperatura globale).
osservazione 3: perché si deve sempre denigrare quello che non "ci appartiene"? Sì perché era un denigrare. Si sentiva, riallacciandosi all'osservazione 1, che i giudizi erano dati con quella superiorità di chi sente il proprio modello intrinsecamente migliore (ah, io trombo 3 volte al giorno e tu una volta ogni 3 mesi, sfigato!). Sentire queste persone che in cerchio parlano della rete e del loro modo di viverla, rapportandola a quando erano giovani loro, a come piace vivere a loro....mi da un senso come di....gente che non riesce a capire che non tutti sono a loro agio in tutte le situazioni, non tutto è idoneo per tutti e che quindi anche se loro non riescono "a vivere" la rete in modo caldo, non significa che sia necessariamente fredda per tutti.
Perché in sei persone non riuscivano ad avere una opinione "diversa"? Perché sono caduti tutti nel solito luogo comune di condannare la tecnologia e i modi di vivere nuovi/diversi?
Vado oltre: se i nostri "vecchietti" (che comunque erano dai 30 in su, quindi non giovincelli, ma neppure chissà che) non riescono neppure a capire il modo di vivere delle nuove generazioni (oltretutto le persone viste nei servizi erano tutte apparentemente over 30) e non riescono a pensare che la loro scala di apprezzamento non è necessariamente l'unica possibile né l'unica "giusta" neppure rapportandola a quella di chi hanno vicino, quanto ci vorrà perché questa gente, al di là dello snobbismo al contrario, possa accettare una cultura realmente diversa?
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Leggi meglio, se a letto chatti sull'iPad difficilmente trombi (o ti dai al bunga-bunga, come si dice adesso). La rete raffredda i rapporti fra le persone e le rende più distanti.
qualche premessa prima di buttarmi nella mischia:
1) Non vedo perché dovrebbe interessare qualcuno se e quanto trombino gli altri.
2) Scrivendo questo post riduco del 100% la mia attività sessuale attuale, cosa che comunque avrei fatto, non essendo riuscito a scuotere dalla narcolessia la mia dolce metà.
3) In generale mi piace molto il programma.
Ok, nella mischia. Chi usa troppa tecnologia tromba meno.
osservazione 1: e dunque? Non è che trombare sia l'unica cosa importante nella vita, non è neppure fra le cose più importanti, pur essendo fra le più piacevoli. Non è che solo perché cercano di imporci il modello del trombatore come l'unico vincente, per questo sia anche l'unico possibile, né, tanto meno, è l'unico modello che dà felicità (evito di entrare nel pippone di differenza fra belle emozioni, piacere e felicità).
osservazione 2: ma perché nessuno prende in considerazione il contrario? Cioè perché fra questi due fatti (gente che tromba meno, gente che usa più tecnologia) ci deve essere una relazione di causa-effetto (già di per sé discutibile), ed il rapporto fra causa ed effetto deve necessariamente essere in quella direzione? Perché non può essere invece che chi tromba poco ha finalmente trovato qualcosa di più interessante da fare che fare solitari (no, dai, non pensate male...maliziosi), fare la maglia, guardare la tv, leggere riviste di gossip....
Cioè magari è semplicemente vero che c'è gente che tromba poco e che in qualche modo deve pure occupare il tempo. La rete è mediamente più interessante e intrigante della tv. Sinceramente non so se è merito della rete o demerito della tv.
O forse c'è gente che tromba meno e c'è gente che usa più tecnologia, i fatti avvengono contemporaneamente ma non hanno relazioni di causa ed effetto.
Suppore che due funzioni (il quanto tromba la gente in funzione del tempo e quanto usa la tecnologia, sempre in funzione del tempo) che hanno andadmenti facilmente rapportabili siano necessariamente in relazione ci porta ad osservazioni della stessa faciloneria già sufficientemente derisa da Handerson nei suoi dogmi del pastafarianesimo (in particolare quello in cui mette in relazione il numero dei pirati con la temperatura globale).
osservazione 3: perché si deve sempre denigrare quello che non "ci appartiene"? Sì perché era un denigrare. Si sentiva, riallacciandosi all'osservazione 1, che i giudizi erano dati con quella superiorità di chi sente il proprio modello intrinsecamente migliore (ah, io trombo 3 volte al giorno e tu una volta ogni 3 mesi, sfigato!). Sentire queste persone che in cerchio parlano della rete e del loro modo di viverla, rapportandola a quando erano giovani loro, a come piace vivere a loro....mi da un senso come di....gente che non riesce a capire che non tutti sono a loro agio in tutte le situazioni, non tutto è idoneo per tutti e che quindi anche se loro non riescono "a vivere" la rete in modo caldo, non significa che sia necessariamente fredda per tutti.
Perché in sei persone non riuscivano ad avere una opinione "diversa"? Perché sono caduti tutti nel solito luogo comune di condannare la tecnologia e i modi di vivere nuovi/diversi?
Vado oltre: se i nostri "vecchietti" (che comunque erano dai 30 in su, quindi non giovincelli, ma neppure chissà che) non riescono neppure a capire il modo di vivere delle nuove generazioni (oltretutto le persone viste nei servizi erano tutte apparentemente over 30) e non riescono a pensare che la loro scala di apprezzamento non è necessariamente l'unica possibile né l'unica "giusta" neppure rapportandola a quella di chi hanno vicino, quanto ci vorrà perché questa gente, al di là dello snobbismo al contrario, possa accettare una cultura realmente diversa?