31 gennaio 2011

Una finestra su un passato tormentato

Se 10 anni fa avessi detto "Battisti" fuori contesto, tutti, credo, avrebbero pensato al cantante, Lucio. Io del resto all'epoca non ne conoscevo altri.
Devo ammettere che anche quando a fine 2004 la vicenda dell'altro Battisti, Cesare, è diventata un po' più nota, non l'ho seguita affatto.
Se però lo dicessi adesso, tutti i disattenti continuerebbero a pensare al cantante, gli altri invece magari ricorderebbero quella vicenda del terrorista degli anni di piombo, rifugiato in Francia, poi fuggito in Brasile, di cui abbiamo chiesto la restituzione, ma il Brasile ha detto no.

Le prima volte che ne ho sentito parlare, come spesso accade, la voce era quella del regime, che però sui media tradizionali non mi appariva dissimile da quella dell'opposizione: è un terrorista che deve tornare in italia e andare in carcere per quello che ha commesso.
Semplice, lineare, logico, inattaccabile.
Da vero pecorone non mi sono preoccupato di capire le ragioni, apparentemente assurde dell'interlocutore: il Brasile.

Nel mentre era successo che una lista di "intellettuali" (sembra che stiamo parlando di marziani!) aveva firmato una lista "a favore" di Battisti. Questo me lo sono totalmente perso, all'epoca. Mi è tornato sott'occhio quando ho letto un titolo di giornale che recitava più o meno così: "Via dalle biblioteche i testi pro Battisti". Uh. Questo titolo è di pochi giorni fa, e devo dire che fuori contesto non avevo capito che si stesse parlando di Cesare e non di Lucio, e ho fatto fatica a inquadrare il problema.

Beh, morale, grazie ai soliti metodi filofascisti della destra italiana (sia essa verde, nera o azzurra poco cambia), ho scoperto che varie persone, vari "intellettuali" si erano schierati "pro" battisti, fra cui Daniel Pennac, Wu Ming 1 e Valerio Evangelisti. Perplessità. Fra questi di particolare interesse per me è stata la presenza di Wu Ming 1, persona sicuramente schierata a sinistra, estrema sinistra, ma per come lo conosco decisamente troppo autocritica per essersi lasciato andare ad una apologia di terrorismo e troppo precisa per aver partecipato a una mozione politicamente così carica di significati senza essere sufficientemente documentato. Era decisamente il caso di approfondire, quindi approfondii.

Mi sono letto in ordine questo e questo testo di Wu Ming 1 sull'argomento. Mi si è aperto un mondo. Leggendo la biografia su wikipedia, qui, ne appare sicuramente il ritratto di un criminale. Forse wikipedia non è la fonte migliore del mondo in termini di affidabilità, ma tratteggia comunque un percorso di vita burrascoso che sostanzialmente nessuno si sogna di negare in toto.

Qui c'è la parte interessante del discorso. Battisti è (diamolo pure per assodato) un criminale, con buona probabilità è però anche vittima di alcune storture giudiziarie che meriterebbero maggiore attenzione.
In effetti quello che pochi dicono è che Battisti in Brasile non fa il turista, ma il carcerato, e che il Brasile non ce lo vuole rendere perché in Italia sarebbe trattato in modo iniquo, per la precisione si parla di "fondato timore di persecuzione del Battisti per le sue idee politiche".

Bene, per chi ha letto i 2 articoli linkati sopra è chiaro di cosa si parla, per gli altri il piatto è servito senza troppi sbatti a contorno, basta aver voglia di leggere (lo so che sono lunghi...).

Questo è uno di quei classici casi in cui tutto sembra perfettamente chiaro e corretto, il comportamento altrui sembra incomprensibile, eppure per qualche ragione (pigrizia? troppa carne al fuoco? estraneità al contesto degli argomenti?) si decide di non approfondire le ragioni dell'altrui opposizione ad argomentazioni inattaccabili e si finisce per aderire al gregge in modo acritico. Io, almeno ho fatto così.

è anche il caso di una maggioranza che pare vincere e per lo squallido  desiderio di schiacciare i dissidenti dà loro visibilità. Io probabilmente non avrei mai approfondito senza l'iniziativa di bando dei libri di chi lo appoggia.

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