15 novembre 2009

E 1....e 2!

Non ho ancora avuto completamente il tempo di assimilare il concerto dei Riverside il 10 che mi sono ritrovato subito al secondo appuntamento annunciato di questo mese di guerriglia live.

I Riverside confermano di essere una anomalia nei miei ascolti, ma soprattutto mi hanno colpito per il contesto in cui li ho visti: ero uno dei giovani in sala. Non solo, c'erano solo 3 o 4 persone del publico (quindi tolti i vari addetti ai lavori) dall'aspetto indiscutibilmente metalluso.
Vedere gruppi di over 50, e fiumi di circa 50, mi ha decisamente colpito, se calato nel contesto di un gruppo che ha poco più di 5 anni di vita discografica...certo intensi, visto che contengono 4 dischi e un ep, ma comunque pochi.
Saranno le radici progressive che ricordano gli anni 70, sarà una tecnica strumentale sopraffina ma sempre al servizio della canzone, sarà che essendoci appena stato il progressive nation con Dream Theater, Opeth, Bigself e Unexpect e il concerto dei Procupine Tree i giovincelli appassionati del genere avevano finito i fondi...sarà quel che sarà, misere 200 persone dall'età media parecchio alta si sono godute un concerto ottimo, fatto di 3 pezzi vecchi, il disco nuovo suonato in ordine e per intero da capo a coda e una bellissima reality dream 3 per concludere.
Grandi.
Nota di colore: in prima fila, centralissimi, c'era un gruppo di 4 persone sulla cinquantina, chi più chi meno, sciura coi capelli tinti sul rosseggiante e maglietta dei sigur ros (che presto o tardi dovrò approfondire, sono già attrezzato devo trovare tempo voglia e concentrazione) e tre signori ben tenuti, che si facevano visibilmente prendere dai momenti più spiccatamente retrò del gruppo. Che bello vedere che la bella musica può ancora portare la gente a scoprire nuovi mondi e ad uscire in un mondo che sembra progressivamente sempre più annoiato e grigio...

E poi la giornata del massacro sonoro, sabato, in cui io andavo a vedere la mia manciata d'odio preferita, anche se gli headliner erano altri.
Beh, inizio con gli horrid che sono stati in linea col nome, veramente horrid, complice un volume killer e un tocco sullo strumento da zappatore il death metal del gruppo è sembrato un frastuono alla Cripple Bastards, ma non intenzionalmente. Come se non bastasse ogni minuto è scorso horrid-amente lento sino alla fine di questa horrid-a parentesi rumorosa. Magari su disco o con un impianto migliore sono pure bravi, ma non mi hanno certo stimolato a scoprirlo.
Handful Of Hate finalmente sul palco ma....tempo brevissimo a disposizione (rabbia...avrei tagliato metà concerto degli horrid piuttosto). Quindi via coi pezzi del nuovo disco da presentare e poi un estratto da Vicecrown e uno da Gruesome Splendour (la fenomenale Livid, opener tritaossa di fattura sopraffina). I suono hanno fatto schifo, ma decisamente molto molto meglio che con gli horrid: le canzoni si intuivano anche nei momenti di maggior chaos e nei momenti meno pieni si capivano anche se non benissimo.
Arrivano i Necrophobic a celebrare i loro 20 anni di storia, ricchi di dischi apprezzati da pubblico e critica, ma sostanzialmente non cagati da nessuno, almeno in Italia, come testimoniato da un concerto celebrativo andato sostanzialmente vuoto (200 persone circa, come per i Riverside).
Che dire in 20 anni non li ho mai cagati ma complice una presenza scenica grandiosa e in fin dei conti 20 anni di materiale da cui attingere, loro sì mi hanno fatto venir voglia di approfondire un po' la loro discografia. E non mi dispiacerebbe vederli in un contesto in cui l'impianto sia un po' più curato...
Nel mentre ho visto per la prima volta il banchetto di sound-cave a un concerto con un sacco di dischi interessanti a prezzi interessanti (tutto 10 euro tranne le novità). Bella, spero di ritrovarvi presto, che ormai dal banchetto Scarlet ho saccheggiato tutto quello che mi interessava...

In sintesi 2 bei concerti, anche se i Riverside sono stati un paio di rampe di scale sopra. Soddisfazione ma perplessità per la scarsa affluenza. Tristezza, anzi, nel vedere che la gente snobba i concerti: un conto è non comprarsi il disco e scaricarlo, un conto e farsi venire il culo pesante e preferire un telefilm a un concerto. Ma che ci posso fare, spero che non mi smentiscano tutto d'un colpo lasciandomi senza biglietto per gli Isis il 23....

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