15 gennaio 2010

Ecologia sempliciotta

Qualche giorno fa ho sentito una trasmisione su radio popolare, una di quelle con microfono aperto a tema, che parlava di sprechi ed ecologia. Ho perso l'incipit, quindi potrei andare un po' fuori tema, ma tanto è solo uno spunto.
Una delle ascoltratici parlava di panni per ascigare invece che carta (Scottex o simili) e forse la stessa parlava di tovaglioli di stoffa invece che di carta.

Sono discorsi interessanti e che in buona parte condivido, ma...
A volte bisognerebbe abbandonare il mondo sempliciotto delle evidenze e addentrarsi in quello dei mostri che ci aspettano girato l'angolo.
Il mostro, in questo caso, si chiama "Bilancio Energetico".
In pratica, non si può limitare l'analisi degli sprechi e dell'inquinamento all'analisi dei volumi di spazzatura prodotta o di inquinamento durante l'uso.
Mi spiego con un esempio: pare che sino a un po' di anni fa il bilancio energetico dei pannelli solari fosse negativo, ossia l'energia prodotta per produrli e l'inquinamento causato dal processo produttivo, di distribuzione e di installazione fosse superiore all'energia che poi avrebbero prodotto e all'inquinamento che avrebbero evitato. Erano inidispensabili per certe situazioni, comodi per altri, meno inquinanti per casi particolari, ma in generale inquinanti.

E i tovaglioli di stoffa? boh.
Allora, non si abbattono alberi per crearli, ma pure il cotone deve arrivare da qualche parte e in certe zone del pianeta (Italia compresa) le foreste sono considerevolmente aumentate. Non fanno montagne di carta buttata biodegradabile, ma richiedono detersivo spesso non altrettanto biodegradabile per lavarli tutti i giorni.
Quindi meglio i tovaglioli di carta? Boh.
Non credo, sinceramente, ma potrebbe anche essere. Certo bisognerebbe mettere sul piatto molto più del fatto che la carta si butta e la stoffa si riusa.

Quando si confrontano in termini ecologici 2 stili di vita non si può ridurre tutto a una valutazione superficiale. Sicuramente è fuori dalla capacità dei singoli un paragone attendibile, ma non è fuori dalla portata delle persone capire che i porcessi produttivi sono un argomento complesso e banalizzarli spesso non aiuta.

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