21 novembre 2013

Favole: Il mulo e la formica

C'era una volta un mulo, che si vantava con tutti di essere il più bravo a trasportare qualsiasi cosa. Nessuno, diceva, poteva eguagliarlo, in quanto a forza e nessuno era più bravo di lui a trasportare oggetti: bastava caricargli sulla schiena il carico, anche il più difficile, e dirgli dove portarlo e lui era sempre in grado di farlo. Era più forte e più bravo lui da solo di una intera compagnia di trasportatori!
Un giorno, per vantarsi nella piazza del paese, volle dare una dimostrazione della sua bravura.

Caricatemi sulla schiena quelle bisacce di rete, piene di quei mattoni e io le porterò dall'altra parte della piazza.

Degli uomini le riempirono e le caricarono sulla schiena del mulo. Fecero fatica ad alzarle, da quanto erano pesanti, ma il mulo, come se nulla fosse, attraversò la piazza con il suo carico.

Avete visto? - disse - ...e posso fare anche di più! riempite le bisacce con quelle sbarre di ferro!

Gli uomini, meravigliati obbedirono. Dovettero mettersi in 5 a caricarle sulla sua schiena e non senza sforzo, da quanto erano pesanti, ma lui le trasportò dall'altra parte della piazza, senza mostrare neppure un briciolo di cedimento.

Sono più forte io di chiunque, nessuno è più bravo di me! Posso battere in forza e abilità nel trasporto una intera compagnia di persone!!

Mi scusi signor Mulo - Si sentì vociare. Era una piccola formichina che passava di lì e aveva sentito con quanta boria il mulo si vantava delle sue capacità - Io non sono certo forte quanto lei, eppure credo di essere più brava come trasportatrice di quanto sia lei!

Il mulo ragliò e rise: tu più brava di me? E com'è mai possibile?!? Cosa sai trasportare che io non posso? In cosa credi di essere migliore di me, piccola formichina?

La formichina spavalda raccolse un chicco di riso e lo portò dall'altra parte della piazza, poi tornò indietro e disse al mulo: lo faccia lei, signor Mulo.

Stupito e incredulo il Mulo rise e chiese agli uomini di appoggiare quel piccolo chicco di riso sulla sua schiena, visto che era così piccolo che non poteva stare nelle bisacce di rete: sarebbe scappato fuori e caduto a terra.
Una volta appoggiato sulla schiena il mulo inizio a camminare con il suo passo ondeggiante e dopo pochi passi il chicco cadde a terra. Indispettito dal fallimento inatteso il mulo chiese a un uomo di metterglielo fra i denti, in modo che lo potesse tenere ben stretto e non farlo cadere.
L'uomo ubbidì e il mulo riprese la sua marcia col chicco di riso fra i denti, ma il chicco era troppo piccolo e gli scivolo fra i denti, si appoggiò sulla lingua e subito, per istinto, il mulo lo ingoiò.

Ha visto, signor Mulo? Come le dicevo io sono più brava di lei nel trasporto.

Imbestialito il mulo ribatté che mai la formica sarebbe riuscita a trasportare neppure uno di quei mattoni dall'altra parte della piazza e che non poteva, per un misero chicco di riso, bullarsi di essere più brava di lui, se non sapeva fare null'altro.
La formica si guardò intorno e fece dei suoni, che noi umani non possiamo capire, ma per lei erano chiari: stava chiamando a raccolta le sue amiche. Subito sbucarono da ogni fessura fra le pietre altre formiche e si radunarono intorno a lei e scambiarono qualche parola fra loro. In pochi attimi si fecero largo nel groviglio della rete per i mattoni e insieme ne sollevarono uno e lo portarono fuori dalla sacca. Altre formiche arrivarono e in pochi istanti svuotarono tutta la sacca. La formichina guidò la processione di formiche dall'altra parte della piazza, poi tornò dal mulo, mentre le sue amiche tornarono alle loro faccende.

Vede signor Mulo? io non sarò forse forte quanto è lei, ma insieme alle mie amiche non c'è impresa che non possiamo compiere.

Il mulo abbassò il muso e tornò mesto alla sua stalla, avendo imparato che la forza non è tutto e che nessuno, da solo, è abile quanto può esserlo un gruppo di amici pronto ad aiutarsi.

2 commenti:

  1. dani, è bellissima... tipo Esopo. aspetto le successive.

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  2. Grazie, felice che ti sia piaciuta.Anche le bimbe hanno apprezzato. Da oggi le mie favole si trovano anche qui: http://www.favole.org/

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