14 luglio 2010

Sessismo

Da 3 mesi circa lavoro per (consulente di fornitore) la società di servizi infornatici di un gruppo bancario. Come nella mia precedente e brevissima esperienza nel settore, lontano dagli sportelli e dalla finanza vera e propria non c'è grande obbligo di abbigliamento, tanto che gli unici incravattati sono gli accenturini, che si sfottono anche un po' da soli per questo.

Però.
Sì c'è un però, ieri mi hanno detto che per qualche norma comportamentale almeno i dipendenti (ma credo anche io) maschi non possono indossare calzoni corti o scarpe aperte. Abbastanza normale in ambiente lavorativo, ma....e la parità dei sessi??!?

Dai diciamoci le cose chiaramente, se l'impiegata media si veste un po' meno (o si spoglia un po' di più) l'ufficio è generalmente più felice, se a farlo è l'impiegato medio l'ufficio è generalmente più schifato. Lo ammetto senza indugio che anche io, con le dovute eccezioni e i necessari distinguo e secondo una molto ripida scala di apprezzamento, sono generalmente felice e positivamente suscettibile allo spogliarsi delle donzelle dell'ufficio e non altrettanto quando sono altri maschi a farlo.
Ma questo è sessismo. Non era quello che stavamo combattendo con la parità dei sessi ecc....?

Ho caldo! Voglio poter venire anche io in ufficio in bermuda e sandali!

2 commenti:

  1. Forse hai ragione, ma ciò che differenzia l'abigliamento delle donne in abiti succinti e gli uomini è solo il BUON GUSTO!
    Se lasci libertà di abbigliemento agli uomini devi essere pronto a vederti arrivare in ufficio di tutto.... mentre la donna disolito riesce a contenersi!! A parte me ovviemente!!!
    ...canotta e infradito... tutti i giorni...
    lucida

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  2. Ma guarda, a me andrebbero bene anche in tanga e infradito...e basta....CON LE DOVUTE ECCEZIONI :)

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