con un po' di ritardo, usato anche per digerire l'evento, non posso non spendere almeno due parole per ricordare il 3° concerto del mio novembre: Isis.
Gruppo di spalla dei Transitional che si presentano n formazione a 2: basso e chitarra; gruppo strumentale che completa il suono con batteria elettronica e un po' di suoni d'ambiente assortiti.
Monolitici, massicci, enormi, sono così ossessivi da frastornare. Ultimamente la musica strumentale mi sta prendendo moltissimo, ma se, per fare un nome, i Long Distance Calling sembrano un lunghissimo e inarrestabile flusso di coscienza, fluido in costante movimento, i Transitional sono la ripetizione ossessiva di un unico pensiero, all'infinito, senza sosta, senza dubbi, senza ripensamenti. Non conoscendoli sono stati "troppi", magari, ripensandoci a posteriori, meriterebbero un approfondimento, che però difficilmente farò. ...
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