Avrei dovuto scrivere, tristemente, che Luttazzi copia i grandi della satira. Lo scrivono tutti e dovevo scriverlo anch'io che ritengo Luttazzi un genio da anni.
Invece posso scrivere felicemente che la sua genialita' mi ha ancora sorpreso. Non solo le citazioni sono una caccia al tesoro annunciata da lui stesso anni fa,
non solo sono uno strumento di difesa da chi gli dice che non pubblica satira, sono anche terreno su cui ha lavorato seguendo le sue teorie del far ridere. E c'e' riuscito.
Sono felice di poterlo scrivere. Sono amareggiato dal fatto che al grande pubblico arrivera' solo la prima parte della storia, l'accusa a caratteri cubitali.
Ma in fondo, appartenere alla minoranza che va oltre (e' cosi'?) da' comunque intime soddisfazioni.
Rampo
giustificare 500 minuti di battute copiate con un "esperimento sulla comicità", senza mai aver dato un euro uno agli autori legittimi / senza averlo menzionato almeno nei libri, non so, non mi pare credibile
RispondiEliminae per citare lo stesso luttazzi
RispondiElimina"“Ci tengo a ribadire la paternità di questa battuta e delle altre battute, perché nel tempo molti comici italiani famosi o meno hanno piluccato qua e là molte battute di questo monologo ormai classico nell’ambiente, e mi dispiace molto perché d’ora in avanti… pensateci: se avete già sentito queste battute da altri comici, adesso sapete da chi le hanno copiate, i bastardi… perché, no… io vorrei aprire una parentesi, perché la gente non ci pensa… mi scoccia moltissimo quando sento una mia battuta detta da un altro comico; per un semplice motivo: una battuta, in fondo, io la considero una sorta di piccola poesia, c’è un piccolo artigianato nel confezionare una battuta, le regole più o meno sono le stesse: precisione, cioè esattezza dei termini eccetera, un po’ di ritmo, molta invenzione, ovviamente… e mi scoccia quando sento un comico che dice una mia battuta perché è come se un poeta dicesse un suo componimento e poi finisse con e mi illumino d’immenso… No! Non puoi farlo! L’ha già fatto un altro. Inventati un’altra cosa, no?!”"
(copiato da chinaski, le mie fonti io le segnalo :P)
benvenuto rampo. Felice di ospitarti, anche in versione copia e incolla!
RispondiElimina@Checo: ammetto di non aver seguito i fatti di Luttazzi, quindi parlo a sproposito, ma riguardo al tuo secondo commento, mi pare il classico stile di ironia usato da Luttazzi, e non credo vada interpretato seriamente. Lo vedo in linea con il post, non in contrasto.... (la chiave di interpretazione è il fatto che li chiami "i bastardi" che lascia sottendere una critica a chi lo critica, più che un attacco offensivo verso anonimi).
Grazie per il benvenuto PDE.
RispondiEliminaCiao Checo. Boh: direi che qualche ora di battute su una vita di battute e' un esperimento credibilissimo, e sembra anche a me che la sua ironia sulle citazioni sia piu' che palpabile. Sul diritto d'autore non saprei: sono piu' orientato a pensare che la cultura non debba essere mercificata oltre un certo livello, anche perche' io stesso dovrei pagare decine di migliaia di euro all'inventore del ciclo while. :)