Il mio fu maestro di Aikido (di cui non ricordo il nome, ma ricordo molte altre cose, ben più importanti) un giorno durante una lezione ci fece fare una semplice prova.
Una persona mette la mano aperta stesa per terra, l'altra le appoggia sopra le mani e ci appoggia sopra le sue mettendoci tutto il suo peso, ma senza "trattenere".
"Ora alzate la mano", disse a chi aveva la mano sotto.
Nessuno, ovviamente, ci riuscì, pur provandoci. Pur volendolo.
"Ora alzatevi, e non pensate a liberare la mano, alzatevi e basta".
Sguardi perplessi: come ci si può alzare senza liberare la mano, ancorata al pavimento?!?
Ci provammo. Ci alzammo. Tutti.
"Se focalizzate l'attenzione sul liberare la mano, fate forza sul braccio, e nessuno di voi ha un braccio abbastanza forte da poter alzare, in quella posizione, il peso di un'altra persona. Se però vi alzate, il braccio, necessariamente vi segue, e nessuna persona pesa così tanto da poter tenere giù la vostra mano senza afferrarla. In quel momento la vostra mano ha la forza di tutto il corpo che si alza, che è più forte delle braccia di chi vi trattiene".
Quella fu una delle tante lezioni di Aikido illuminanti per la mia vita.
La dimostrazione e la lezione in sé non hanno ovviamente nessun valore fuori da una palestra.
L'intelligenza è quella che ci permette di astrarre e capire, con un piccolo sforzo, il principio generale. In seconda istanza, con una maggiore astrazione, si passa a un livello superiore, e diventa evidente che non si parla di mani e pesi.
Si parla di parti e di tutto, di particolari e di insiemi.
Di volontà e di azione.
Voler fare una cosa è la base per riuscire a farla. Ma a volte ci si scontra con degli ostacoli insormontabili (troppo pesanti? troppo alti?). Quello è il momento in cui bisogna cambiare prospettiva e farla e basta. O farne una che la causi come effetto collaterale necessario.
La volontà tiene il timone e lo deve fare, sempre, ma non è un motore inesauribile. Noi siamo di più. Incomparabilmente.
Farlo e basta, volendolo fare.
Inarrestabile.
Devo dire che la lunga assenza (tua piu' che mia, in effetti :) non ha fatto che un gran bene a forma e contenuti. Ricomplimenti.
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