Da un po' di tempo, complice il cambio dei ritmi di vita e conseguentemente delle abitudini di famiglia, ci siamo spostati più sulle serie che sui film. Risultato collaterale, mi tengo anche meno informato sulle novità cinematografiche. Risultato collaterale del risultato collaterale: recentemente ho visto solo film insulsi se non brutti.
Il top del periodo era stato Avatar, che si staglia come campione del "tra 3 settimane non mi ricorderò di cosa parla e tra 2 mesi non ricorderò di averlo visto". Per il resto carino.
Finalmente ieri un bel film. Ero andato dal solito affitacazzi a cercare qualcosa, un po' allo sbaraglio, tentato da Lebanon e dall'uomo che fissava le capre, quando in vetrina mi sono ritrovato la scritta "di Mamoru Oshii" su un film. Uno dei miei autori di anime preferito, fico. The Sky Crawlers. Mai sentito nominare prima. Bene una novità.
Come speravo i tratti di Oshii emergono bene anche in un'opera tratta da un libro e sceneggiata da un'altra persona: tempi dilatati, dialoghi minimali e ragionati, alternati con sparate che, anche se sanno un po' di "bacio perugina", hanno un'amarezza che le rende piuttosto originali, storia avvolta nella nebbia, che lascia intuire che ci siano dei tratti poco chiari, senza rivelarli subito, ma centellinandoli sino al diradamento finale dei dubbi.
Insomma ben costruito, avvolgente senza essere invadente, completo senza essere prolisso, lento senza annoiare.
Graficamente è un mix modernista fatto di molta grafica al computer, sfondi probabilmente fotografici ritoccati e personaggi un po' stilizzati, che contrastano con lo sfondo e le parti meccaniche. Interessante senza essere entusiasmante, ma comunque caratteristico e "di moda".
Bello. Proprio bello. Mi ci voleva un bel film
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