anche perche' pretende di spiegare che cosa è la sinistra nel 2014. Lui, che la sinistra non sa neanche dove sta di casa, e lo sa. Borioso manipolatore. Rampo
...
21 ottobre 2014
9 settembre 2014
Quando meno te li aspetti...arrivano loro
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zio peter
Loro i The Haunted, dico.
Dati per artisticamente morti con l'obbrobrioso, noiosissimo, inutile e finanche fastidioso precedente schifezza a titolo Unseen, orfani di uno dei più convincenti cantanti del settore, Peter Dolving (in casa affettuosamente ribattezzato "lo zio Peter"), poi del batterista che ci aveva messo la marcia in più, Per Möller Jensen, che se ci fosse stato lui sin dall'esordio, quel The Haunted adesso sarebbe il disco con cui fare i conti nel genere, e soprattutto (!?!) di uno dei 2 gemellini Björler (Anders, il chitarrista)...cosa ci si poteva aspettare?
Lo scioglimento sarebbe stata la scelta più sensata.
Hanno deciso di andare avanti.
Disappunto.
Tolto lo zio Peter, anima innovatrice (nel bene, ma visto l'ultimo disco, anche nel male), ci si poteva aspettare un ritorno alle sonorità di un po' di dischi fa, ma a creatività e maestria ridotte. ...
Dati per artisticamente morti con l'obbrobrioso, noiosissimo, inutile e finanche fastidioso precedente schifezza a titolo Unseen, orfani di uno dei più convincenti cantanti del settore, Peter Dolving (in casa affettuosamente ribattezzato "lo zio Peter"), poi del batterista che ci aveva messo la marcia in più, Per Möller Jensen, che se ci fosse stato lui sin dall'esordio, quel The Haunted adesso sarebbe il disco con cui fare i conti nel genere, e soprattutto (!?!) di uno dei 2 gemellini Björler (Anders, il chitarrista)...cosa ci si poteva aspettare?
Lo scioglimento sarebbe stata la scelta più sensata.
Hanno deciso di andare avanti.
Disappunto.
Tolto lo zio Peter, anima innovatrice (nel bene, ma visto l'ultimo disco, anche nel male), ci si poteva aspettare un ritorno alle sonorità di un po' di dischi fa, ma a creatività e maestria ridotte. ...
28 luglio 2014
Improprietà di linguaggio: crescita esponenziale
Avendo un background a suo modo solido in campo scientifico/logico/matematico e una carriera, accademica e professionale nell'IT ho ovviamente un vocabolario adeguato alla mia materia. Quando parlo d'altro dico probabilmente una gran quantità di cazzate senza neppure rendermene conto e magari senza saperlo, semplicemente perché non conosco il vero significato di certe parole o locuzioni e le uso "per sentito dire".
La trave nel mio occhio non mi impedisce certo di vedere che pure gli altri vanno in giro con lunghi pali piantati nei loro.
Questa mattina mi è capitato di sentire un giornalista parlare di "aumento esponenziale" quando molto probabilmente il significato era solo "forte aumento", con buona probabilità circa lineare, sebbene molto "ripido". ...
La trave nel mio occhio non mi impedisce certo di vedere che pure gli altri vanno in giro con lunghi pali piantati nei loro.
Questa mattina mi è capitato di sentire un giornalista parlare di "aumento esponenziale" quando molto probabilmente il significato era solo "forte aumento", con buona probabilità circa lineare, sebbene molto "ripido". ...
25 luglio 2014
Improprietà di linguaggio
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La gente comune che lavora con l'informatica senza un background sembra non riuscire a entrare nell'ottica che la controparte di front end è back end ma che questa non ha nulla a che spartire col back office, a sua volta dotato (solitamente, soprattutto nel web) di un suo front end e di un suo back end.
C'è un cortocircuito cerebrale fra flussi aziendali e tecnologia che denota che i non tecnici spesso non capiscono un cazzo neppure di flussi di lavoro aziendali (sì, sono tecnocratico, e allora?!? ).
Per la cronaca la controparte del back office è il front office.
L'incomprensione è così generale e profonda che il linguaggio improprio si è imposto e adesso è considerato accettabile dire le cose a cazzo invece che distinguerne gli ambiti. ...
C'è un cortocircuito cerebrale fra flussi aziendali e tecnologia che denota che i non tecnici spesso non capiscono un cazzo neppure di flussi di lavoro aziendali (sì, sono tecnocratico, e allora?!? ).
Per la cronaca la controparte del back office è il front office.
L'incomprensione è così generale e profonda che il linguaggio improprio si è imposto e adesso è considerato accettabile dire le cose a cazzo invece che distinguerne gli ambiti. ...
6 luglio 2014
Cav-i
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Una Olandese cavallona si cavò le mutande e le lanciò dal balcone. Caddero sulla "caveza" di un cavaliere che cavalcava a cavallo che le riportò cavalcando alla cavallona credendo di cavarne un premio, ma la cavallona se la cavò con un cavillo ed il cavaliere si cavò i cavei sino alla calvizie e li nascose in un caveau di una banca a fianco di una cava in fondo alla caverna di un cavernicolo il quale roteò velocemente un cavo cercando di cavarli fuori, ma la cavitazione prodotta causò il crollo del tetto della cava del cavernicolo sui cavoli sul tavolo della caverna dietro alla cava. Il cavernicolo accavallò le gambe pensando che nel cavedio generato nella caverna avrebbe potuto coltivare dei cavolfiori da offrire alla cavallona Olandese e chiese al cavaliere a cavallo senza più cavei di cavalcare dalla cavallona e tornare con del caviale da mangiare coi cavolfiori coltivati nel cavedio nella caverna del cavernicolo insieme al cavaliere e alla cavallona. ...
17 giugno 2014
Molto semplice sto cazzo
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Io non riesco più a tollerare un certo linguaggio in uso comune fra politici ed opinionisti assortiti.
A ogni domanda sembra che la risposta sia "è molto semplice".
Molto semplice sto cazzo! Se è semplice fallo, cazzone, non stare a raccontarmelo! Ma la verità è che la risposta è spesso molto semplicistica, più che semplice e quindi è una presa per il culo, non una risposta.
Senza contare che il contesto rende spesso farraginosa l'applicazione di soluzioni apparentemente semplici, perché non sono univoche e sottendono una visione del mondo non condivisa dagli interlocutori, ma un politico non dovrebbe permettersi di ignorare questo aspetto neppure quando fa propaganda.
Un filosofo forse potrebbe farlo, ma un politico no, lui deve vivere nella realtà e con quella deve confrontarsi. Il mondo delle idee lo lasciamo al Demiurgo come stampo per il mondo reale, mentre noi di quest'ultimo ci occupiamo, perché in questo e solo in questo viviamo! ...
A ogni domanda sembra che la risposta sia "è molto semplice".
Molto semplice sto cazzo! Se è semplice fallo, cazzone, non stare a raccontarmelo! Ma la verità è che la risposta è spesso molto semplicistica, più che semplice e quindi è una presa per il culo, non una risposta.
Senza contare che il contesto rende spesso farraginosa l'applicazione di soluzioni apparentemente semplici, perché non sono univoche e sottendono una visione del mondo non condivisa dagli interlocutori, ma un politico non dovrebbe permettersi di ignorare questo aspetto neppure quando fa propaganda.
Un filosofo forse potrebbe farlo, ma un politico no, lui deve vivere nella realtà e con quella deve confrontarsi. Il mondo delle idee lo lasciamo al Demiurgo come stampo per il mondo reale, mentre noi di quest'ultimo ci occupiamo, perché in questo e solo in questo viviamo! ...
10 giugno 2014
Un senso di...
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C'è gente che è a suo agio sempre. Non sente il peso del contesto, non si giudica, non pretende da sé, o se lo fa tara le sue pretese sul raggiungibile.
Ecco...io no.
Sono da sempre il primo e quasi unico giudice di me stesso. Nel bene e nel male.
Se le aspettative della gente poco mi tangono, le mie su me stesso arrivano quasi a schiacciarmi. Così è sin da quando sono un ragazzino.
Quello che ne scaturisce, a volte, è un paradosso: mi sento inadeguato anche quando intorno tutti sembrano soddisfatti di me.
Capita anche il contrario, ma recentemente non è più molto frequente.
Io non riesco ad essere felice se non soddisfo le mie aspettative su di me. Poco conta se gli altri, anche quelli più vicini, quelle aspettative non le hanno e non le condividono. ...
Ecco...io no.
Sono da sempre il primo e quasi unico giudice di me stesso. Nel bene e nel male.
Se le aspettative della gente poco mi tangono, le mie su me stesso arrivano quasi a schiacciarmi. Così è sin da quando sono un ragazzino.
Quello che ne scaturisce, a volte, è un paradosso: mi sento inadeguato anche quando intorno tutti sembrano soddisfatti di me.
Capita anche il contrario, ma recentemente non è più molto frequente.
Io non riesco ad essere felice se non soddisfo le mie aspettative su di me. Poco conta se gli altri, anche quelli più vicini, quelle aspettative non le hanno e non le condividono. ...
5 giugno 2014
Un onesto stronzo puzza onestamente
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Mi sono un po' rotto il cazzo di alcune facilonerie che ormai vanno per la maggiore nel panorama politico italiano. Non sopportavo l'eterno "è molto semplice" alla Bersani (e non solo), adesso non sopporto il mantra dell'onestà come soluzione dei mali d'Italia.
L'onestà è una gran virtù che mi piacerebbe dare per scontata (ma so di non potere), ma non di sola onestà è fatto l'uomo, e neppure il politico.
Ma "sono anche bravi e preparati", dice*. "Preparati a cosa, o imbecille, e a come che li hai scelti senza esperienza apposta?!?"**.
Ma facciamo pure finta che siano onesti e preparati, non solo di questo è fatto l'uomo, e neppure il politico.
Onestà e preparazione non danno nessuna indicazione delle idee di una persona, escludono giusto certi comportamenti degeneri, ma neppure tutti. ...
L'onestà è una gran virtù che mi piacerebbe dare per scontata (ma so di non potere), ma non di sola onestà è fatto l'uomo, e neppure il politico.
Ma "sono anche bravi e preparati", dice*. "Preparati a cosa, o imbecille, e a come che li hai scelti senza esperienza apposta?!?"**.
Ma facciamo pure finta che siano onesti e preparati, non solo di questo è fatto l'uomo, e neppure il politico.
Onestà e preparazione non danno nessuna indicazione delle idee di una persona, escludono giusto certi comportamenti degeneri, ma neppure tutti. ...
29 maggio 2014
La memoria che non c'è
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Verba volant, Scripta manent.
Beh, dipende che scripta e dove. Recentemente mi sto rendendo conto che i social network hanno l'immediatezza di una chat, le potenzialità di un raduno, la puntualità di un evento programmato, l'estemporaneità di un incontro casuale.... e la volatilità di quattro chiacchiere al bar.
Per tutte queste caratteristiche li usiamo (e li uso) sempre di più. Sono il mezzo di comunicazione più immediato che abbiamo a disposizione. I social in qualche misura definiscono una immagine di noi attraverso la quale comunichiamo e alla quale affidiamo gran parte della memoria della nostra comunicazione social(e).
Twitter rende non ricercabile cosa hai detto dopo poco. Facebook da subito, ma lui tiene tutto, sempre accessibile ma in un marasma tale che diventa irreperibile. Non indicizzato e arbitrariamente ordinato, nella sostanza ogni contenuto diventa irreperibile dopo poco. ...
Beh, dipende che scripta e dove. Recentemente mi sto rendendo conto che i social network hanno l'immediatezza di una chat, le potenzialità di un raduno, la puntualità di un evento programmato, l'estemporaneità di un incontro casuale.... e la volatilità di quattro chiacchiere al bar.
Per tutte queste caratteristiche li usiamo (e li uso) sempre di più. Sono il mezzo di comunicazione più immediato che abbiamo a disposizione. I social in qualche misura definiscono una immagine di noi attraverso la quale comunichiamo e alla quale affidiamo gran parte della memoria della nostra comunicazione social(e).
Twitter rende non ricercabile cosa hai detto dopo poco. Facebook da subito, ma lui tiene tutto, sempre accessibile ma in un marasma tale che diventa irreperibile. Non indicizzato e arbitrariamente ordinato, nella sostanza ogni contenuto diventa irreperibile dopo poco. ...
26 maggio 2014
Europee 2014
Sull'onda dei risultati elettorali torno attivo per un post breve, prima di venir sommerso dai mille commenti che leggerò online.
Io speravo in una vittoria netta del PD che si affermasse come primo partito in Italia e nella creazione di una unità duratura a sinistra grazie a una vittoria della lista Tsipras, espressa mediante il superamento dello sbarramento.
Il primo obiettivo è raggiunto, il secondo, mentre scrivo, ancora no. Neppure la seconda parte, quella della vittoria della lista Tsipras, figuriamoci l'unità a sinistra...
Gli altri due obiettivi, "negativi", erano veder affondare Grillo e FI. Negativi nel senso che tifare contro è una azione stupida, ma ...non si può mica sempre essere seri ed intelligenti!
FI non è crollata, nonostante adesso abbia le figure storiche che fanno i latitanti internazionali o i lavori sociali. I suoi voti si sono semplicemente dispersi nelle schegge che ha generato, ma di queste è rimasta il pezzo grosso. Sono il 17% all'interno di un'area politica che fa circa il 25 e che se dovesse ripetere l'infausta alleanza con la lega sfonderebbe il 30. E sti cazzi!! ...
Io speravo in una vittoria netta del PD che si affermasse come primo partito in Italia e nella creazione di una unità duratura a sinistra grazie a una vittoria della lista Tsipras, espressa mediante il superamento dello sbarramento.
Il primo obiettivo è raggiunto, il secondo, mentre scrivo, ancora no. Neppure la seconda parte, quella della vittoria della lista Tsipras, figuriamoci l'unità a sinistra...
Gli altri due obiettivi, "negativi", erano veder affondare Grillo e FI. Negativi nel senso che tifare contro è una azione stupida, ma ...non si può mica sempre essere seri ed intelligenti!
FI non è crollata, nonostante adesso abbia le figure storiche che fanno i latitanti internazionali o i lavori sociali. I suoi voti si sono semplicemente dispersi nelle schegge che ha generato, ma di queste è rimasta il pezzo grosso. Sono il 17% all'interno di un'area politica che fa circa il 25 e che se dovesse ripetere l'infausta alleanza con la lega sfonderebbe il 30. E sti cazzi!! ...
21 febbraio 2014
Di regole e di consuetudini
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Ne parlano tutti, ne parlo pure io.
Renzi ha fatto il voltafaccia rispetto a quanto dichiarato sino a poco fa e va (vuole andare) al governo.
Le solite promesse elettorali (primarie, sì, ma comunque elezioni) sono andate a farsi friggere. Nulla di nuovo. Anzi, così abituale da suonare quasi scontato...
Io non sono qui a dire che fa bene o che fa male, anche se ho una idea e un'impressione. L'idea è che sia una brutta mossa, l'impressione è che ci sia un motivo forte che mi sfugge. Ho anche una considerazione un pelo cinica, ma che copre il resto: se riesce a fare quello che dichiara di voler fare...che lo faccia anche male, ma che lo faccia, però dubito che ci riuscirà, perché la palude della desolazione è dura da attraversare.
Vedremo. ...
Renzi ha fatto il voltafaccia rispetto a quanto dichiarato sino a poco fa e va (vuole andare) al governo.
Le solite promesse elettorali (primarie, sì, ma comunque elezioni) sono andate a farsi friggere. Nulla di nuovo. Anzi, così abituale da suonare quasi scontato...
Io non sono qui a dire che fa bene o che fa male, anche se ho una idea e un'impressione. L'idea è che sia una brutta mossa, l'impressione è che ci sia un motivo forte che mi sfugge. Ho anche una considerazione un pelo cinica, ma che copre il resto: se riesce a fare quello che dichiara di voler fare...che lo faccia anche male, ma che lo faccia, però dubito che ci riuscirà, perché la palude della desolazione è dura da attraversare.
Vedremo. ...
15 febbraio 2014
La verità è sopravvalutata
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Titolo inquietante, mi rendo conto, eppure lo penso veramente.
Ovviamente va contestualizzato.
Mi riferisco al quotidiano, al futile, a ciò che c'è di vicino a noi e che conta per quello che suscita in noi, non tanto per quello che è in sé.
A quel balletto, non al balletto in sé.
Al cavallo, non alla cavallinità, per dirla con Platone. All'opera del demiurgo, non alle idee che l'hanno ispirata.
Ovviamente va contestualizzato.
Non sto parlando di fisica, di leggi matematiche o di logica. Neppure di letteratura o di sport o di arte in senso lato.
Mi riferisco al quotidiano, al futile, a ciò che c'è di vicino a noi e che conta per quello che suscita in noi, non tanto per quello che è in sé.
A quel balletto, non al balletto in sé.
Al cavallo, non alla cavallinità, per dirla con Platone. All'opera del demiurgo, non alle idee che l'hanno ispirata.
Il ragionamento è semplice: puoi compiere una bella azione in modo che mi dia fastidio. Non conta tanto la bella azione, quanto il fatto che mi abbia dato fastidio. Non conta neppure che fosse "oggettivamente" una bella azione. Non conta che lo fosse "davvero".
Mi ha dato fastidio. Punto.
Non conta che quel film fosse bello se non mi è piaciuto, non conta che quella canzone fosse brutta, se mi ha fatto ballare o che quella battuta fosse volgare, se mi ha provocato un sorriso sincero.
Viviamo in una bolla la cui superficie distorce la nostra visuale e il cui colore filtra i colori del mondo fuori da essa. Da quella bolla, volenti o nolenti, non possiamo uscire. Tanto vale farci pace e imparare ad amare il nostro mondo deforme, perché è l'unico che potremo mai conoscere.
Ciascuno ha la sua bolla, non possiamo neppure viverci in 2...che palle!
Non è bello quel che è bello, ma è bello quel che piace. La bellezza sta negli occhi di chi guarda.
Sono solo modi popolari per dire che la verità* è sopravvalutata.
*Ammesso che esista...e comunque è inconoscibile e nel caso incomunicabile. Ah, Gorgia, come aveva già detto tutto quello che c'è da dire...
...Mi ha dato fastidio. Punto.
Non conta che quel film fosse bello se non mi è piaciuto, non conta che quella canzone fosse brutta, se mi ha fatto ballare o che quella battuta fosse volgare, se mi ha provocato un sorriso sincero.
Viviamo in una bolla la cui superficie distorce la nostra visuale e il cui colore filtra i colori del mondo fuori da essa. Da quella bolla, volenti o nolenti, non possiamo uscire. Tanto vale farci pace e imparare ad amare il nostro mondo deforme, perché è l'unico che potremo mai conoscere.
Ciascuno ha la sua bolla, non possiamo neppure viverci in 2...che palle!
Non è bello quel che è bello, ma è bello quel che piace. La bellezza sta negli occhi di chi guarda.
Sono solo modi popolari per dire che la verità* è sopravvalutata.
*Ammesso che esista...e comunque è inconoscibile e nel caso incomunicabile. Ah, Gorgia, come aveva già detto tutto quello che c'è da dire...
12 gennaio 2014
Una semplice equazione
Il 75% del 66% del valore settimanale (t) vale 300 euro.
Cioè 3/4 * 2/3 * t = 300.
cioè t= 300 * 12/6, ossia
t = 600
Secondo il mio accordo (in linea con quanto il tribunale di Milano ritiene ragionevole), un bambino costa 600 euro al mese, comprensivo di bollette, senza considerare la casa (in cui però vivono entrambe) e la scuola, che son circa altri 300 euro complessivi, quindi 150 a figlia (questi interamente a carico mio, fra l'altro).
750 euro al mese a bambino.
Questo è secondo la media quanto dovrebbe costare un bambino, facendo due rapidi conti. Due bambini costano 1500. Al mese.
Follia, ovviamente.
Frutto di un sistema distaccato dalla vita reale e di una società che assume tutti colpevoli (nonostante quello che dichiara) e le vittime immacolate, quindi le difende senza quartiere e colpisce senza riguardo chi si macchia della colpa di non essere a sua volta vittima. ...
Cioè 3/4 * 2/3 * t = 300.
cioè t= 300 * 12/6, ossia
t = 600
Secondo il mio accordo (in linea con quanto il tribunale di Milano ritiene ragionevole), un bambino costa 600 euro al mese, comprensivo di bollette, senza considerare la casa (in cui però vivono entrambe) e la scuola, che son circa altri 300 euro complessivi, quindi 150 a figlia (questi interamente a carico mio, fra l'altro).
750 euro al mese a bambino.
Questo è secondo la media quanto dovrebbe costare un bambino, facendo due rapidi conti. Due bambini costano 1500. Al mese.
Follia, ovviamente.
Frutto di un sistema distaccato dalla vita reale e di una società che assume tutti colpevoli (nonostante quello che dichiara) e le vittime immacolate, quindi le difende senza quartiere e colpisce senza riguardo chi si macchia della colpa di non essere a sua volta vittima. ...
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