Se fosse vero che le battaglie sulle riforme ad personam (processo breve, ddl intercettazioni, lodo Alfano, ecc...) sono in realtà battaglie di civiltà, scatenate da fatti reali, ma pensate negli interessi delle persone, non mi piacerebbero comunque.
Non mi piacerebbero, ma riuscirei a rispettare chi le propone, così come riesco a rispettare idee totalmente diverse dalle mie, anche quando sono in aperto contrasto, come si addice ad una persona adulta.
Come si ottiene credibilità sui queste riforme? -Non è difficile, basterebbe che il presidente del consiglio, svestisse i panni del bersaglio/vittima, di chi cioè subisce una minaccia e si fa comandare dall'istinto di sopravvivenza sopra tutto e tutti, oltre ogni ragionevole dubbio, e vestisse quelli dell'uomo di stato (chi ha detto martire per la libertà? dai non esageriamo con le affinità divine). Basterebbe dire: lodo Alfano e legittimo impedimento validi per tutti e soli i nuovi processi e stop alle intercettazioni e pubblicazioni solo per le indagini non ancora iniziate.
Come dicevo non mi piacerebbero neppure così, ma sarebbero decisamente meno attaccabili. Sarebbe difficile, dargli contro vedendo che non trae vantaggio dalle sue leggi (non per le magagne già a galla, si para per le prossime...).
Forse non serve neppure un grande uomo di stato, basterebbe un po' di decenza. E invece manca. Quando manca completamente la decenza, il termine adatto è uno solo: indecente.
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