4 agosto 2010

Approfondimento: è davvero questo il livello?

Come promesso qui eccomi a riportare le ragioni della mia indigniazione rispetto allo spot TIM (non che velone mi abbia lasciato indifferente, anzi..., solo che il buon pdepmcp ha raccolto tutti i punti, come o meglio di quanto avrei potuto fare).

Dello spot incriminato mi hanno colpito (negativamente) nell'ordine:
  1. il prodotto,
  2. la mancanza di originalità,
  3. la società rappresentata,
  4. l'ignoranza,
  5. il machismo.
1. Il prodotto venduto è un piano telefonico che promette, dietro adeguato pagamento, l'accesso ad un certo numero di sms, minuti di telefonate, accesso alla rete. Nessuna controindicazione apparente, tranne che si tratta di pagare per avere qualcosa che normalmente non c'è. Fin qua nulla di male... solo che ragionando, nel paese che vende al mondo più cellulari procapite, mi aspettavo alcuni servizi come consolidati... e no, non smetterò mai di indigniarmi per la pochezza tecnologica del paese, e continuo a pensare che i gestori di telecoms abbiano la loro porca responsabilità in questo, vanno oltre lo sfruttamento del popolino ignorante: lo schiacciano nell'ignoranza non erogando servizi - che ad esempio in Finlandia sono riconosciuti come diritti umani. Nota ancora più dolente, il popolo si emoziona più per eventi calcistici che per l'erogazione di servizi di qualità (certo, non ci si indigna più per i sequestri di alimenti avariati figuriamoci se l'accesso alla rete o costi di telefonia contenuti possono interessare, ma tant'è - la vedo come due punti negativi, entrambi delle colpe);
2. Il clichè DeSica+Tettona (ok, e che tettona, va bene, ma ... anche basta, no?) me lo ricordo dal periodo natalizio in età premasturbale... possibile che venda ancora? E' davvero questo il livello? E' davvero questo il livello della popolazione in grado di muovere (come massa critica) gli affari di una società come TIM? E' davvero questo il livello - campione sommario di popolazione?
3. Cambia il contesto, dalla Milano vincente degli anni ottanta siamo passati alla Roma borghese di questi duemila... vent'anni fallimentari da un punto di vista economico e culturale non sono bastati a modificare i valori? Posso reiterare la domanda all'infinito: è davvero questo il livello?
4. La battuta sul sushi, poi, mi ha disgustato... esagero io, ma davvero non trovo neppure l'innocenza del fattore comico (non trovando io, a monte, in tutto lo spot il fattore comico e ironico), ci vedo solo - per contestualizzare - l'ignoranza coatta venduta per cultura... come la biografia di un calciatore.
5. E come non chiudere con il machismo del maschio italiano che arriva alla festa con una bonazza da competizione e se ne va via con due biondine da battaglia del materasso? Per la serie a me piacciono le donne, non altro! (citazione, indovinate voi chi?)

Enjoy,
JJ

2 commenti:

  1. sorvolando sul resto, mi fermo sul punto 2. Sono colpito pure io dal fatto che CDS attiri. Non so neppure se è lui o il tipo di comicità di cui lui è il più noto interprete. Anni fa riflettevo sul fatto che io evidentemente non capisco il popolo, visto che a tutti piacciono i film dei Vanzina e io non capisco cosa contengano di non noioso e squallido.

    Non posso (non so) ovviamente addentrarmi nella sub-cultura indigena degli altri paesi europei, devo però notare che se American-pie (et similia) spopola nel mondo, forse il livello è parimenti agghiacciante ovunque (sì qualche distinguo c'è sicuramente, ma credo sia più "prospettiva" che "contenuto").

    Sbaglio?

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  2. No caro non sbagli, dovunque io vada, la bassa comicitá non la riesco proprio a cogliere...

    Peró, porca misera, almeno in F e UK ho visto tante facce cambiare. (Le battute mai :-) )

    Inizio a pensare che CDS sia un supereroe campionissimo e venerabile!

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