13 agosto 2010

Un viaggio nell'orrore

Settimane di vacanze senza ferie per me.  Famiglia in montagna questa settimana e al mare due settimane fa, io a casa da solo.
Ho impiegato quindi il mio tempo in alcune attività altamente costruttive: un'overdose di film horror. Viva il Babau!!

Bien, inizio la mia solita rassegna di recensioni cinematografiche, questa volta rivolta solo agli stomaci forti o aspiranti tali.


Forse il primo che ho visto è stato Martyrs, film francese di un paio di anni fa. La Francia è recentemente arsa dalla fiamma nera, non solo musicalmente (fucina delle nuove leve del BM), ma anche cinematograficamente, dove un intreccio di ultraviolenza, sangue a fiumi e gusto dell'eccesso cercano di ridare nuova vita a un filone lontano dai riflettori del successo ma mai sopito.
Martyrs è un film sostanzialmente diviso in 3 parti contigue scarsamente sovrapposte, che affondano ciascuna in uno stile di horror. Inizia come uno slasher, continua come un film di sevizie (si chiamano torture porn, pur non avendo nulla di porn a parte degli occasionali e opzionali nudi), finisce nel misticismo caro a Balaguerò (autore, secondo mem del più interessante filone horror degli ultimi 10) richiamando, a mio avviso il suo esordio Nameless.
Che dire, tutte le parti funzionano piuttosto bene per quel che sono: derivative ma non copiate. Film da vedere su cui però non riesco a dare un giudizio pienamente positivo perchè il parallelismo del finale 'brillante' con quello di Nameless (che forse esiste solo nella mia mente) è troppo forte.
L'unica critica oggettiva al film è che sembra un mosaico. Una maggiore sovrapposizione delle parti avrebbe reso il film molto più interessante. Anche così il giudizio è comunque sostanzialmente positivo: merita una visione.

Al cinema ho visto l'ultimo della serie dei predator, chiamato, con molta fantasia Predators. Sì, la 's' è perchè ce n'è più di uno.
Il soggetto è semplice ai limiti del nullo, la trama ordinaria, la sceneggiatura regge con qualche americanata qua e là. Ma il film non ha ritmo nè tensione. Ne risulta un pastone noiosetto e sicuramente trascurabile. Oltretutto la sceneggiatura ha parecchi spunti interessanti che poi non approfondisce: promesse non mantenute che lasciano l'amaro in bocca. Magari puntano, come in predator 2 a vedere se da uno spunto interessante in un filmaccio nasce un interesse collettivo che fianzi un altro episodio a budget più alto (e quindi un po' più ambizioso). Peccato. Bocciato.

Ho poi affittato Legion, senza saperne nulla, affascinato dalla trama sul retro e erroneamente tranquillizzato dalla presenza di Dannis Quaid. Il soggetto del film è decisamente birllante, purtroppo la trama è brutta, la sceneggiatura peggio. Il film è senza senso e la trama si distacca troppo dal soggetto, introduce concetti non spiegati, buttati lì come scusa poco plausibile per azioni ancora meno plausibili. Gli effetti sono a tratti carini, ma ripetitivi e già visti.
Ho trovato fastidioso l'uso di Michael e Gabriel come nomi per gli arcangeli Michele (il buono) e Gabriele (il cattivo). Nella cultura italiana hanno dei nomi italiani e quelli inglesi non sono, ovviamente, più corretti; forse fanno più figo, ma sarebbe come chiamare il prestanome de 'Il Giornale' Paul (fra le altre cose 'Paul B.' fa molto membro di boyband, peccato che poi le ragazzine se le trombi il fratello).
Cosa dire: piuttosto che vederlo consiglio di regalare i soldi dell'affitto alla videoteca e leggersi un buon libro con un buon disco d'accompagnamento!

In una serata di follia mi sono concesso il bis, così sono partito con Frontiers, film dal soggetto noiosamente trito e ritrito che passa per una trama nulla approdando a una sceneggiatura fastidiosa per quanto è assurda, banale e maldestra. C'è di più, i personaggi, pur essendo relativamente pochi, fra buoni e cattivi, sono così terribilmente monodimensionali che non piacciono nè dispiacciono, lasciando totalmente indifferenti quando vengono squartati in vari modi, proprio perchè spersonificati nella finzione sino a sembrare bambole di plastica.  Dall'altra parte della barricata c'è un ritmo che alterna il discreto e il mediocre e un uso del sangue avvincente. Insomma, non si salva nulla ad eccezione degli effetti truculenti.
Uno slasher vecchio stampo, da qualcuno definito torture porn (castissimo) di livello piuttosto basso se non per l'aspetto visivo. Da evitare!

Non contento della serata mi sono visto in rapida successione anche Daybreakers, film di vampiri che parte da un soggetto non banale, anche se dopo True Blood (e ovviamente i libri da cui è tratto) non è neppure così brillantemente originale. In pratica i vampiri dominano il mondo, dopo aver offerto a tutti gli umani che lo volevano di essere convertiti. Peccato che siano proliferati troppo e ora non ci siano abbastanza umani per sfamarli. Da qui la ricerca di un sangue sintetico per sfamarli (true blood?), visto che la privazione di sangue umano li fa degenerare mentalmente e fisicamente rendendoli aggressivi e cannibali.
La trama regge anche se bisogna voler stare molto al gioco di molte facilonerie già a questo livello, per non parlare poi della sceneggiatura che in alcune parti scade nei soliti cliché holliwoodiani: ne è emblema il finale che reitera lo stesso trucco scenico già di per sè trito e ritrito più volte in rapida successione.
Nonostante la sceneggiatura a volte veramente fastidiosa, il film è comunque godibile, oscillando a più riprese fra il film d'azione e l'horror, con buoni attori (Ethan Hawke, Sam Neill e Willem Dafoe i famosi), molto più sangue del canonico film horror di alto profilo, buon ritmo. Forse un ragazzino non ancora pienamente svezzato ai trucchi del genere lo saprebbe apprezzare di più, ma è comunque meritevole di una visione.

Ultimo film di questa rassegna è stato Pandorum, visto al cinema. Il film ha una buona atmosfera, una trama poco spiegata e un po' lacunosa che però regge e un ritmo sempre alto. Non eccelle in quasi nessun punto, ma non ha neppure particolari lacune. Finge di essere un film di fantascienza, ma è palesemente un horror d'azione, un po' a metà strada fra i primi due alien (Alien e Aliens). Il film mescola mostri e follia dei personaggi in buona misura e non si perde in indugi cervellotici. I pochi personaggi sono tutti interessanti a modo loro e grazie al cielo il film non cade mai in americanate fastidiose, che lascia intravedere, ma poi evita sempre.
Sicuramente da vedere per tutti gli amanti dei fanta-horror e da evitare per tutti quelli che si aspettano solo fantascienza. Bello il colpo di scena finale. Promosso, con qualche riserva solo per la trama un po' lacunosa.

Questa sera parto, da lunedì non sarò più in vacanza solitaria, quindi la prossima rassegna cinematografica difficilmente sarà horror, ma per quanto mi riguarda mi sono fatto una gran bella scorpacciata!

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