19 ottobre 2013

Bestialità

C'è chi corre veloce come un cavallo, bisognoso di spazi aperti, e chi invece corre solo per scappare dai pericoli, come i conigli, altri invece sono lenti come lumache e si spostano lentamente, giusto senza lasciare la scia.

C'è chi con la mente vola in alto come un falco e chi striscia nel fango come un verme.
C'è chi parla come un serpente, con la lingua biforcuta e chi invece è muto come un pesce.

C'è chi tromba come un riccio, con il rischio di pungersi e chi invece è destinato a non farlo mai, come le stelle marine.

Chi non pensa mai a quello che fa e quando lo fa non ci arriva è un asino, se invece ci arriva così bene da avvantaggiarsene è una volpe.
Chi ci dorme su, senza preoccuparsene, è un ghiro, e chi scorbuticamente si fa i fatti suoi sembra un orso, protetto dal manto e dai lunghi artigli. ...
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18 ottobre 2013

Cazzeggio politico

Un'amica mi ha passato il link a Political Compass.
Nulla di nuovo, per intenderci...la solita sfilza di domande di carattere generale che vanno da "è giusto ammazzare i negri perché la notte al buio non si vedono, quindi sono pericolosi per il traffico" a "se tua figlia di 16 anni si compra la casa scopandosi un politico 70enne ti ha fatto risparmiare un sacco di soldi e quindi ha fatto bene". Sì, c'è anche la sezione sul sesso, ma no, non si cita mai Berlusconi.

Per ciascuna affermazione bisogna dire quanto si è d'accordo e alla fine viene fuori un posizionamento su un grafico che dice quanto sei di sinistra o di destra, economicamente e politicamente (collettivista/neo liberista e autoritario/anarchico, per usare i loro termini).
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10 ottobre 2013

Una passeggiata d'amore

Camminiamo spediti, lei è al mio fianco.
Un passo dopo l'altro. Teste alte. Il paesaggio è emozionante, il percorso gradevole.
Andiamo di qua. La seguo.
Guarda! Andiamo di là. Mi segue.
Percorsi, svolte, salite.
Una salita impervia. Ci aiutiamo vicendevolmente.
Lo spazio è ampio, ma lo viviamo come un dedalo: una curva, poi dritto, poi altre curve. Camminiamo.
Scorgo un bello spiazzo. Andiamoci. Dritti insieme, di corsa, ridendo.
Sono stanca. Rallentiamo.
Raggiungiamo lo spiazzo, ci fermiamo un attimo, contempliamo il panorama per qualche minuto e poi via: di nuovo avanti.
Il percorso continua, lo affrontiamo con energia.
Ancora avanti.
Sono stanca.
Dai, ancora uno sforzo.
Inizia a fare freddo e mi tiro in testa il cappuccio della felpa. Non la vedo, ma è al mio fianco. ...
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9 ottobre 2013

Di razzismo e del superamento di sé

Secondo me dovrebbero mettere una rete a metà del mondo.

Perchè? Chiedo con una mezza risata, aspettandomi una battuta bizzarra.

Per dividerlo. Così chi è di là non può venire in Italia.

Shock.
A parlare è la mia piccola principessa, Sofia, 5 anni e mezzo...quasi 6. Prima elementare.
Mettiamo in ordine le idee: mondo, Italia, rete, venire qui...troppo difficile per lei.

Tesoro, dove hai sentito questa idea?
Da nessuna parte l'ho pensata io.
:(
Oh Cazzo, penso.

Ma con chi ne hai parlato prima di me?
Con nessuno, papo.
Cazzo di nuovo.
Penso.

Ok....proviamo a circoscrivere: Perché lo pensi?
Perché in classe mia c'è una bambina che non è dell'Italia. Parla poco l'italiano e la mastra le ripete le cose un miliardo di volte, ma lei non capisce. ...
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8 ottobre 2013

Rush

Sono andato a vedere Rush, per chi non lo sapesse è un film di Ron Howard che parla della vita di Niki Lauda e della sua rivalità con James Hunt, concentrandosi sul periodo '70-'76.
Io nel '76 sono nato, quindi per me è tutto solo ricordo dalle parole di mio padre, e anche vago.
La premessa essenziale è che a me di auto e motori, non è MAI interessato nulla. Sì, ricordo che da bambino mio padre voleva che guardassi la partenza del gran premio, ma...già da ragazzo lo trovavo un inutile spreco si tempo.
Perché andare a vedere Rush, allora?
Boh, ho seguito i giudizi di pubblico e critica che, in modo abbastanza uniforme ne hanno parlato molto bene.

Stupore. Il film è una figata. La fotografia è bellissima, il montaggio esaltante all'inverosimile, l'alternarsi delle sequenze e il senso del tempo che scorre è coinvolgente come da tanto tempo non mi capitava di vedere al cinema. ...
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7 ottobre 2013

Specchi

Se vado sott'acqua non respiro e dopo un po' muoio.
Se lo fai tu...anche (ammesso che tu non sia il primo pesce che legge il mio blog).
Questo lo so: so che questa mia caratteristica è condivisa dalle altre persone.

Se mi prendi a pugni mi fai male.
Se ti prendono a pugni, ti faccio male. Spesso. Ci sono dei masochisti che apprezzano il dolore.
Questo lo so: so che questa mia caratteristica (il provare dolore per delle percosse) è comune fra le persone. Abbastanza comune da poterla dare per scontata, non senza qualche probabilità d'errore.

Spostandomi dal mondo "fisico" a quello interiore so che esiste la paura del diverso e che, in misura differente, ne siamo tutti soggetti. Dove tutti è ovviamente una generalizzazione.
Esiste la paura della solitudine. Esiste la paura della privazione. Esiste la ricerca della felicità. ...
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3 ottobre 2013

IVA, tasse e altre quisquilie

Va bene è aumentata l'IVA, l'impatto è evidente: tutto costa di più.
Premetto che non ho nessuna competenza specifica in materia economica, quindi faccio i ragionamenti da persona di strada istruita che lasciano il tempo che trovano, pieni come sono di facilonerie e strafalcioni teorici.

L'IVA è una imposta che pesa sul consumo in modo non progressivo. Questo la rende una tassa profondamente differente dall'IRPEF che ha una sua progressività.
Più consumi più paghi le tasse (l'IRPEF appunto, ma anche l'INPS). Se guadagni il doppio probabilmente paghi più del doppio di tasse, grazie a questa progressività.
L'IVA no: se consumi il doppio ne paghi il doppio. Questo sia che il consumo sia necessario (vestirsi), sia che sia un di più (comprarsi la nuova playstation) ...
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2 ottobre 2013

Elogio della sconfitta

Non si può mica sempre vincere, è fisiologico. Vincere sempre diventerebbe uno standard, per cui sarebbe indispensabile stravincere per sentirsi vincitori. Che vita sarebbe?!?
A volte si perde.
Però si può perdere in molti modi, mica sono tutti uguali. Una disfatta è una catastrofe, una sconfitta fa parte della vita. Anzi, è un momento di crescita. 
Sì perchè accettare una sconfitta significa prendere coscienza dei propri limiti, imparare ad accettare le avversità della vita. Accettarela significa capirla e, siccome in ogni sconfitta è contenuto implicitamente un nostro errore, significa capire cosa abbiamo sbagliato.
Se sono stato sconfitto, quasi sempre significa che qualcosa avrei potuto farlo meglio. Non è sempre così, però quasi.  ...
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