3 ottobre 2013

IVA, tasse e altre quisquilie

Va bene è aumentata l'IVA, l'impatto è evidente: tutto costa di più.
Premetto che non ho nessuna competenza specifica in materia economica, quindi faccio i ragionamenti da persona di strada istruita che lasciano il tempo che trovano, pieni come sono di facilonerie e strafalcioni teorici.

L'IVA è una imposta che pesa sul consumo in modo non progressivo. Questo la rende una tassa profondamente differente dall'IRPEF che ha una sua progressività.
Più consumi più paghi le tasse (l'IRPEF appunto, ma anche l'INPS). Se guadagni il doppio probabilmente paghi più del doppio di tasse, grazie a questa progressività.
L'IVA no: se consumi il doppio ne paghi il doppio. Questo sia che il consumo sia necessario (vestirsi), sia che sia un di più (comprarsi la nuova playstation)
Se sei da solo paghi l'IVA sui tuoi vestiti, se hai 2 figli, la paghi anche sui loro, e triplica quanto dai allo stato.
C'è un pezzo di iniquità abbastanza evidente, ma anche ragionevole.

Vista da un altro punto di vista io ho la partita IVA dal 2004 e come anello iniziale o centrale della catena, dell'IVA mi frega molto poco. Soldi che entrano e che giro allo stato, tranne qualche spesa o qualche fornitore (peraltro molto raro). Ma non intaccano nulla: i prezzi si concordano IVA esclusa, quindi...sono trasparenti, per me come lavoratore.
Se la aumentano anche chissenefrega. Lo vedo solo di riflesso se l'economia rallenta, ma...discorso infinito.

Vista ancora da un altro punto di vista, se vedo merce fatta in Italia, in Cina o in Germania, l'IVA quella è, e lo stato quello incassa. Non si alza il prezzo del lavoro in italia e non si squalifica, ancora una volta, la competitività italiana.
Da questo punto di vista, se avessero anche il coraggio di abbassare un pelo l'IRPEF, di una quota tale da fare la manovra a pareggio (invece del bancomat delle accise, come lo chiama la destra italiano, Capezzone in testa, con un ragionamento "se non del tutto giusto, quasi nulla sbagliato"), forse otterremmo quella famosa piccola spinta al rilancio della nostra economia che tutti si attendevano.

Invece aumentare tanto per aumentare...a chi giova? Nel medio neppure a chi incassa, temo. Il ragionamento secondo cui più sono alte le tasse più si evade è moralmente fastidioso, ma umanamente comprensibile.

Sono ragionamenti da dilettante, anzi, da inesperto. Probabilmente ci sono mille altri fattori da considerare che io non vedo. Mi resta da pensare che, nel mio piccolo, se mi lasciassero X euro in più in tasca, per qualcosa li userei, pagandoci l'IVA e quindi restituendoli allo stato, ma movimentando un po' di più il mercato.
Senza dimenticare che i beni necessari, di prima utilità, non sono toccati da questo aumento.



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